Monday, October 10, 2005

La vera democrazia secondo un mio collega (di sinistra)

Oggi la mia giornata lavorativa è iniziata scambiando due chiacchiere con un collega. Costui è partito, lancia in resta, col denunciare la faziosità della questura di Roma, che avrebbe ‘deliberatamente’ diffuso cifre errate sulla partecipazione di ieri al comizio di Prodi. “Da quando c’è Berlusconi c’è solo confusione. La prefettura afferma che hanno partecipato 30.000 persone, ma in realtà erano più di 100.000”. Ribatto: “E che importa se i presenti al comizio sono stati 30.000 o 100.000? Ciò che conta è il discorso di Prodi. Solo catastrofismo e accuse al governo Berlusconi. Nessuna proposta concreta”. Il collega scuote la testa e mi guarda con un fare rassegnato. “Ah già, tu sei di centrodestra. Io non ti capisco proprio. Le cose sono così chiare e tu non le vedi. I fatti sono sotto gli occhi di tutti. Berlusconi sta sfasciando il Paese, ci sta rendendo ridicoli all’estero, sta sovvertendo le regole della democrazia in Italia! Ma che giornali leggi?”. Già, i giornali. Lui legge la Repubblica. Poi, aggiunge: “Sai che cosa direi ai leader della sinistra? La colpa di quello che sta accadendo in Italia è vostra!” Ehilà! Messa giù così, rimango un po’ perplesso. Riprende: “Direi loro: avreste dovuto impedire a Berlusconi di arrivare al potere. Non l’avete fatto. Gravissimo. Poi, una volta visto di che cosa era capace, avreste dovuto mobilitare le piazze, indire scioperi selvaggi, ostacolare i lavori del Parlamento per far cadere il governo e riportare l’elettorato alle urne. Ancora una volta non l’avete fatto. E’ colpa vostra se ci siamo ridotti in questo modo”. Mi sono tranquillizzato. Era il mio collega di sempre, quello a cui sta tanto a cuore la democrazia. L’ho guardato e gli ho risposto “Bé, scusami, ho delle faccende da sbrigare, ci vediamo dopo”. E’ triste mettersi al lavoro sapendo di non possedere la verità.

2 comments:

fc said...

Avendo parlato con la questura (dove c'è gente di destra e di sinistra, come ovunque), posso assicurarti che il loro criterio è assolutamente oggettivo. Sanno ogni piazza quanti metri quadrati di superfice occupa, e sanno che in un metro quadrato entrano al massimo quattro persone (fare la prova prego). Con gli elicotteri valutano l'estensione della folla, fanno una piccola moltiplicazione e ti danno il dato.

etendard said...

Nel mio post volevo ironizzare sulla visione acritica del mio collega (di sinistra). Spero di averlo dato ad intendere.
Ti ringrazio per le informazioni, anche se le avevo già trovate nell'articolo di Nantas Salvalaggio su Libero di oggi.