Riporto un breve intervento di Sebastiano Vassalli intitolato “Il vecchio divo, il suicidio e i kamikaze” pubblicato sul Corriere della Sera di oggi.
"In una recente intervista, l’attore francese Alain Delon ha espresso il proprio sconforto nella vita, ha detto: «Non lascerò che sia Dio a decidere quando devo andarmene». Nella religione cristiana, che pure conosce il dubbio e la disperazione di Gesù in croce («Dio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»), il suicidio è un atto di ribellione nei confronti di Dio e una forma estrema di bestemmia. Anche al tempo delle Crociate, quando Bernardo di Chiaravalle raccomandava ai cavalieri francesi di «salutare le loro vedove» prima di imbarcarsi per la Terra Santa, il suicidio in nome di Dio sarebbe stato impensabile e nessuno mai lo ha praticato. Il Dio degli uomini-bomba, che si fanno esplodere perché sono sicuri che così andranno in paradiso, almeno da questo punto di vista è l’esatto contrario del Dio cristiano. E’ un Dio che usa gli uomini come armi, in nome delle sue certezze che poi sono le loro. E’ un Dio disumano e privo di dubbi (al contrario, la colla che tiene insieme Socrate, Gesù, Cartesio e Alain Delon, da duemilacinquecento anni è il dubbio)."
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