Nel suo ottimo blog, Fausto Carioti segnala e commenta con arguzia l’ultima campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani per una casa di moda. La foto riprende due uomini che si baciano stesi su di un divano. Riporto qui il mio commento al suo post.
«Il marketing, come è noto, comprende l’esplorazione dei gusti e della sensibilità dei consumatori prima del lancio di un prodotto. Che cosa sanno da tempo i pubblicitari? Che l’identità del maschile sta scomparendo, che le nuove generazioni sono formate, in larga parte, da figli senza padri, che le madri oramai hanno campo libero nell’educazione e nella vita dei figli! Espressione essi stessi di una società femminilizzata, i pubblicitari svelano questa tendenza e lanciano il messaggio al collettivo: “Coraggio, siamo tutti sulla stessa barca. E’ questo il modello che c’è rimasto. Non volete ancora riconoscerlo, ma come maschi non esistiamo più!” Con questa pubblicità, Oliviero Toscani non scandalizza nessuno in Occidente e sfonda infatti una porta aperta. Ripeto, Toscani, a mio avviso, vuole rinnovare, rendendolo ancor più esplicito, un messaggio con cui da anni si bombarda il collettivo del mondo occidentale. Detto tra parentesi, un conoscente che lavora nell’alta moda mi ha riferito che non solo gli stilisti, ma anche gli addetti alla pubblicità sono in gran parte omosessuali, uomini o donne. Non so se questo sia il caso di Oliviero Toscani, ma ha poca importanza, il punto essenziale rimane.
Come dici tu, la foto di due ayatollah che si baciano sarebbe di maggior effetto, se questa fosse pubblicizzata in un paese mussulmano. E’ vero, creerebbe scandalo, ma, al di là del fatto che non la farebbero mai circolare, va sottolineato che il messaggio non attecchirebbe e non avrebbe senso. Al contrario di quanto avviene in Occidente, lì gli uomini sono uomini e i figli ce l’hanno ancora un padre, eccome! Con tutte le esagerazioni e degenerazioni che conosciamo, la loro è una società patriarcale. I riferimenti maschili del guerriero, del padre che si fa da tramite al Padre celeste, dell’uomo che sa assumersi le sue responsabilità e che protegge e guida la famiglia sono solidi. Le donne musulmane sono per prima cosa mogli; poi sono madri, che non si appropriano dei figli e non li separano dai padri. Esse rimangono quindi nel loro ruolo, che è quello di collegare i figli ai padri. E’ anche per questo che i musulmani ci odiano e che respingono i modelli sociali dell’Occidente. Certo, gli omosessuali non mancano anche da quelle parti, ma il ruolo del maschile rimane saldo. Nel vuoto di identità dell’Occidente, soprattutto di identità maschile, non è poi così difficile che i mussulmani, nel giro di qualche decennio, riescano a vincere la guerra contro l’Occidente. Già oggi tanti occidentali si convertono all’islamismo. Ai rimanenti ‘infedeli’ ci penseranno Osama & Co. »
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