Wednesday, September 28, 2005

Legge salva-Prodi, ossia siamo tutti Italiani


Nell’ambito della polemica tra Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia, e Romano Prodi, Libero ha pubblicato oggi i passaggi-chiave sulla vicenda Iri-Cirio del libro “Corruzione ad alta velocità”, edito da Koiné nel 1999 e scritto da Ferdinando Imposimato, Sandro Provvisionato e Giuseppe Pisauro. Detto per inciso, Giuseppe Imposimato è stato “giudice antiterrorismo e poi parlamentare della sinistra indipendente”.
In estrema sintesi, i fatti sono questi. Romano Prodi venne accusato nel 1996 di abuso d’ufficio nella vendita di Cirio – Bertolli – De Rica alla Fisvi. All’epoca dei fatti contestatigli, Prodi era presidente dell’Iri, mentre nel ’96 era divenuto Presidente del Consiglio. Il nostro riuscì ad evitare il processo grazie ad una legge ad personam del 16 luglio 1997, voluta dalla maggioranza dell’Ulivo e dall'opposizione. Rimando al blog di Fausto Carioti e al suo post per la lettura dei brani del libro in questione.
Faccio due considerazioni. La prima da elettore di destra. Ecco chi sono Prodi e i signori della sinistra, spalleggiati dai soliti giornali e pronti ad attaccare Berlusconi dopo l’assoluzione per la vicenda All Iberian!
La seconda. Da comune cittadino. La legge salva-Prodi mi ha ricordato quello che disse alcuni anni fa un mio professore di storia parlando della politica nel nostro paese: “Ricordatevelo e non fatevi ingannare, siamo tutti Italiani!”. Non mi piace il cinismo, soprattutto quando riguarda il mio Paese, ma la realtà della nostra politica, di destra o di sinistra che sia, va accettata per quello che è.

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