Il multiculturalismo imperante esige che si eviti di fare qualsiasi associazione tra terrorismo e fondamentalismo islamico, malgrado siano gli stessi terroristi a invocare il Corano. Abbiamo visto le assurde – e anche ridicole - conseguenze di questa censura “politicamente corretta” nella notizia pubblicata il 19 febbraio. Ora, ha ben ragione Benedetto XVI a insistere sul fatto che non è lecito uccidere in nome di Dio e che Dio non può volere la violenza, ma l’insistenza – che ha assunto il tono di una sfida alla ragione - si spiega proprio con il fatto che, in campo islamico, c’è chi teorizza il contrario. Sarebbe anche sbagliata un’equazione del tipo islam=terrorismo o islam=violenza, però allo stesso modo non si possono negare certi fenomeni inquietanti, che ripropongono la domanda sulle radici della violenza fondamentalista.
Uno spunto originale ce lo offre il lavoro di William J. Federer, uno studioso americano esperto di rapporti tra religione e società, il cui ultimo libro esamina il rapporto tra islam e Stati Uniti. In un articolo scritto per WorldDailyNet, Federer smentisce sia gli apologeti islamici che accusano anche i cristiani di aver commesso violenze nella loro storia, sia i laicisti che credono sia la religione la prima causa della violenza – dimenticando gli stermini “atei” della Rivoluzione Francese, dello stalinismo, del maoismo -. Lo fa mettendo a confronto la vita e gli insegnamenti di Gesù con la vita e gli insegnamenti di Maometto: i quattro vangeli sono la fonte usata per Gesù, mentre per Maometto usa il Corano, l’Hadith (le storie sul Profeta trasmesse oralmente e poi raccolte dal califfo Omar II nell’VIII secolo) e il Sirat Rasul Allah (La vita del Profeta di Allah), anche questo scritto nell’VIII secolo.
Il confronto tra le due figure, ben dettagliato da Federer e che potete leggere nell'articolo integrale, non necessita di alcun commento. Citiamo solo alcuni punti:
- Gesù è stato un leader religioso;
- Maometto è stato un leader religioso e militare.
- Gesù non ha mai ucciso nessuno;
- Maometto si stima abbia ucciso 3mila persone, compresi 700 ebrei a Medina nel 627.
- Gesù non ha mai posseduto schiavi;
- Maometto ne riceveva un quinto dei prigionieri catturati in battaglia, comprese le donne (Sura 8,41).
- Gesù non ha mai forzato i suoi discepoli a continuare a credere in Lui;
- Maometto ha forzato i suoi discepoli a continuare a credere in lui (pena la morte).
- Gesù ha insegnato a perdonare le offese ricevute;
- Maometto ha insegnato a vendicare le offese contro l’onore, la famiglia o la religione.
- Gesù non ha mai torturato nessuno;
- Maometto ha torturato il capo di una tribù ebrea.
- Gesù non ha vendicato la violenza contro di lui, affermando addirittura “Padre, perdona loro” (Lc 23,24);
- Maometto ha vendicato le violenze contro di lui ordinando la morte dei suoi nemici.
- Per cristiani ed ebrei martire è colui che muore per la propria fede;
- Per l’islam martire è chi muore per la propria fede mentre combatte (e uccide) gli infedeli.
- Nessuno dei discepoli di Gesù ha mai guidato eserciti;
- Tutti i califfi discepoli di Maometto sono stati anche generali.
- Nei primi 300 anni di cristianesimo ci sono state 10 importanti persecuzioni contro i cristiani (senza che ci fossero resistenze armate);
- Nei primi 300 anni di islam, gli eserciti islamici hanno conquistato Arabia, Persia, la Terra Santa, Nord Africa, Africa centrale, Spagna, Francia meridionale e vaste aree di Asia minore e Asia.
Fonte: Il Timone.
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