
Nel pomeriggio, mentre rincasavo, mi sono ricordato la domanda del mio giovane collega. Mi sono tornati in mente i film che vedevo da ragazzino, i primi film che ho visto in vita mia. Credo fosse il 1975 o il 76. Mediaset ancora non esisteva e la RAI aveva solo due canali, il primo e il secondo. Facevano ancora il carosello. Le trasmissioni cominciavano alle 20,00 col telegiornale. Il film c’era solo il lunedì. Per la maggior parte, se escludiamo Totò e i mitici della commedia italiana, si trattava di film americani degli anni ’40 e ’50, talvolta anni ’60.
Ho ricordato Le quattro piume nell’edizione del 1939, la stessa che era

Pensando alla domanda del mio giovane collega, mi sono reso conto che un patrimonio enorme di film, di attori e di registi, una selva di nomi e titoli familiari per quelli della mia generazione - oltre che per quella di mio nonno e mio padre, è diventato materiale da cineteca per la generazione venuta subito dopo. In pochi anni, dacché la televisione non li ha più trasmessi, tutti quei film sono finiti nell’oblio.
Il mio collega di lavoro appartiene ad un’altra epoca cinematografica e televisiva. Né migliore né peggiore della mia, solo diversa. È comprensibile che i giovani, i giovanissimi ignorino i film e gli attori che sono stati popolari fra chi li ha preceduti. Non succede solo perché quelli di oggi sono tempi in cui si consuma tutto con rapidità. È un fatto il susseguirsi delle generazioni, la trasformazione dei gusti, la sostituzione del vecchio col nuovo.
Sono un sentimentale e un nostalgico, è vero, ma non mi spingo a dire che il passato sia migliore del presente. Mio nonno è stato uno dei pochi anziani che ho conosciuto che non ha mai rimpianto i tempi della sua giovinezza. Diceva: “Quand’ero ragazzo c’era poco cibo e, se ci si ammalava, si moriva facilmente. Oggi è molto meglio”. I tempi di mio nonno erano duri, ma lo sono anche gli attuali, seppur per ragioni diverse.
Devo riconoscere che la domanda del mio giovane collega mi ha comunque lasciato addosso una sottile malinconia. “Sai per caso chi è Bob Hope?” Sì, per caso, lo so. Era uno che faceva film quando io ero un ragazzino. Acqua passata non macina più!
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