Nella sua visita a Pechino, il presidente George W. Bush ha invitato i cinesi ad aprirsi alla democrazia e alla libertà. Signori, questo significa essere statisti dotati di grande coraggio. Purtroppo, è materia di cui fanno difetto i politici italiani ed europei (fatta eccezione per Blair che, in quanto inglese, non è comunque europeo).
Ho solo un dubbio sulla causa perorata dal presidente americano: è veramente opportuna la libertà per un paese abitato da più di un miliardo di anime? e se la popolazione cinese decidesse di diversificare la dieta abituale? e se cominciasse a pretendere un benessere giustamente diffuso a tutti? e se utilizzassero veramente la loro libertà di opinione e di parola? Mamma mia, che impressione!
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