Ho affrontato il tema del rapporto ‘pubblicità-identità maschile sotto attacco’ in altri due post intitolati “Oliviero Toscani fotografa l’Occidente” parte 1 e 2. Ritorno adesso sull’argomento perché un conoscente mi ha suggerito di spulciare il sito della Sisley. Guardate un po’ che roba! Che ne direste se intitolassimo questa selezione di foto: ‘Ecco come ti riduco il maschio!’?
Le foto facevano parte della campagna pubblicitaria della nota casa di moda giovanile nel 2001, 2002 e 2004.
Due domandine facili facili. La prima: cosa accadrebbe se il ridicolo e l’umiliazione di una campagna pubblicitaria riguardassero le donne, invece che gli uomini, come sta accadendo così di frequente? Io mi aspetterei una sfilza di querele, anzi, una rivoluzione da parte delle care femministe. Adesso ditemi, e lo chiedo ovviamente ai ragazzi, agli uomini e ai padri: non vi pare che ci sia del marcio in ... Occidente?
A scanso di equivoci, chiarisco che non sto mettendo in evidenza questi messaggi provenienti dal mondo della pubblicità allo scopo di fomentare una crociata contro le donne; mi opporrei a foto del genere anche in quel caso. Ciò che conta è saper guardare e leggere tra le righe.
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3 comments:
Ciao! Grazie intanto per essere intervenuto sul mio blog paologambi.splinder.com
è in corso un processo che sta portando le donne a prevalere sugli uomini, il femminino sul mascolino. E noi cosa dobbiamo fare, stare a guardare?
Guarda, onestamente dissento dal 90% delle idee che esprimi su questo blog, però su questo post mi trovo sinceramente d'accordo.
Caro Mike,rispondo qui al tuo commento sul mio blog. No, non credo che gli uomini debbano coalizzarsi e stare da soli, il tutto contro le donne. Anzi. Anche perchè è solo dal confronto con la diversità che si comprende a fondo la propria identità. Credo piuttosto che gli uomini e le donne debbano scoprire appieno la propria identità sessuale, e non avere paura se questa crei conflitti. Solo così facendo, con un'operazione culturale e di approfondimento, smetteranno di esserci babbi, uomini che ricamano, e donne che non hanno ancora capito di non essere uomini...
Sbaglio?
Paolo Gambi
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