Quando sono all’opposizione, i politici di sinistra, sia quelli seri e intelligenti che le mezze cartucce, propinano idee che si possono applicare solo nel mondo dei fratelli Grimm. Quando invece hanno da assolvere responsabilità dirette di governo, i politici di sinistra - ma solo quelli in gamba - sono capaci di agire tenendo conto delle esigenze del mondo reale. In questa tipologia, un esempio del secondo caso è stato D’Alema. Il lanciatore di bombe molotov nel ’68 si trasformò, trent'anni dopo, nel Presidente del Consiglio che acconsentiva ad aprire le nostre basi militari alle operazioni aeree della NATO contro la Serbia. La decisione passò in Parlamento grazie all’appoggio dell’opposizione di centrodestra, poiché una buona fetta della maggioranza ulivista e la sinistra radicale preferirono voltare le spalle, scandalizzati, a Baffino.
Nella recente metamorfosi di Cofferati, che ha voluto lo sgombero dell’insediamento di rom a Bologna, il copione è lo stesso: da una parte, c’è un ex-capopopolo idealista e pieno di retorica che, una volta divenuto sindaco, affronta la situazione contingente con fare deciso e pratico; dall’altra, c’è la sinistra estrema che lo dipinge come una personaccia di destra, visto che l’idolo di un tempo mostra di preferire la legalità all’ideologia.
Sulla decisione di Cofferati mi è venuta in mente una riflessione di Montanelli: occorrono politici e governi di destra per fare cose di sinistra, così come occorrono politici e governi di sinistra per fare cose di destra. Dice bene pure Feltri: la legalità non è di destra né di sinistra; è solo civiltà. Ad ogni modo, mi fa sorridere l'idea che se un sindaco di centrodestra prendesse le stesse iniziative di Cofferati, anche la sinistra moderata si straccerebbe le vesti e alzerebbe un polverone su TV e giornali.
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1 comment:
Ti ringrazio delle visite che ricambio sempre volentieri
Ti ho risposto da me
un saluto
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