Wednesday, April 02, 2008

Scusi, ma i cristiani non sono quelli tristi e frustrati?

«...che un uomo nelle braccia di sua moglie possa avere nostalgia dell’aldilà è, a dir poco, una mancanza di gusto e comunque non è la volontà di Dio.
Dobbiamo amare e trovare Dio precisamente in ciò che egli ci dà; se a Dio piace farci provare una travolgente felicità terrena non bisogna essere più pii di lui e guastare questa felicità con idee tracotanti e pretese provocatorie e con una fantasia religiosa incontrollata incapace di accontentarsi di ciò che Dio dà.
Dio non farà mancare, a chi lo trova e lo ringrazia nella propria felicità terrena, i momenti in cui gli sarà ricordato che tutte le cose terrene sono qualcosa di provvisorio, e che è bene abituare il proprio cuore all’eternità, né infine mancheranno i momenti in cui potremo dire con sincerità: “Vorrei essere nella mia casa...”. Ma tutto questo ha il suo tempo, e ciò che conta è tenere il passo con Dio, e non volerlo sempre precedere, né, d’altra parte, stare indietro di qualche passo.
È un atteggiamento tracotante voler avere tutto in una volta, la felicità terrena e la croce e la Gerusalemme celeste, nella quale non c’è nè uomo né donna». (Dietrich Bonhoeffer)

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