Al Senato, poi, abbiamo messo la crocetta sul simbolo del PdL, ma non prima di aver decisamente sbuffato.
Mi resta un rimpianto, quello di non essermi speso nel corso della campagna elettorale. Questa volta avrei dovuto darmi da fare, sì. Impegni professionali mi hanno tenuto e mi tengono tuttora occupatissimo, è vero, ma avrei dovuto lo stesso informare il maggior numero possibile di persone sull’importanza del voto alla Lista pazza. Parlando con parenti, amici, colleghi e conoscenti, mi ha molto impressionato la grande e diffusa disinformazione, persino sull’esistenza della lista.
Poco fa, ho letto queste frasi di Luigi Negri, Vescovo di San Marino e Montefeltro, rivolte a Ferrara il 3 aprile scorso, dopo le contestazioni di Bologna e Pesaro:
Io non sono politico raffinato e soprattutto sono vescovo, perciò non posso dirti se la tua lista abbia o no una convenienza politica, ma sono lieto di dirti che la tua è una limpida testimonianza ideale, e ti posso assicurare che non gli intellettualoidi delle grandi città ma il sano popolo cattolico riconosce la tua grandezza umana e perciò, lasciamelo dire, almeno implicitamente cristiana.Non so se mia moglie ed io apparteniamo al “sano popolo cattolico” di cui parla il vescovo, però, l’occasione di votare a difesa della vita dal concepimento alla morte non ce la siamo lasciata sfuggire.
Spero che altrettanto abbiano fatto molti altri, cattolici e non.
Comunque vada, grazie di tutto Giuliano.
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