Thursday, March 23, 2006

Capezzone, il cialtrone

Ieri sera, gli spettatori di ‘Otto e mezzo’ hanno avuto un ennesimo assaggio della
pochezza di Daniele Capezzone, della Rosa nel Pugno e della coalizione di cui quest’ultima fa parte. Ospiti della puntata, oltre al segretario della Rosa nel Pugno, erano il ministro Giovanardi, un giornalista de Il Foglio ed una europarlamentare olandese.
L’argomento in discussione era l’eutanasia infantile praticata nella civile e ‘liberale’ Olanda, a fronte delle affermazioni di qualche giorno fa del Ministro Giovanardi, secondo cui quanto praticato nel paese dei tulipani verso i bambini nati con gravi malformazioni o disturbi psico-fisici è assimilabile all'eugenetica della Germania nazista. Si è trattato di una semplice provocazione da parte del ministro? Fino ad un certo punto.
Nella stessa giornata di ieri, Il Foglio di Ferrara aveva pubblicato un articolo in cui si chiariva che sono più di 600 i bambini che ogni anno vengono uccisi in Olanda per autonoma deliberazione dei medici, senza cioè il consenso dei genitori e senza l’autorizzazione della magistratura. I bambini uccisi non sono solo quelli che soffrono malattie gravi e irreversibili; sono anche bambini down o con handicap tali da condizionare pesantemente la qualità della loro vita. In particolare, un protocollo sanitario olandese stabilisce la soglia di tollerabilità del malessere fisico e psichico di un bambino, superata la quale i medici possono praticare l’eutanasia.
I dati citati dal Foglio provenivano dalle più autorevoli riviste di medicina britanniche (The Lancet, per citarne una).
Ad Otto e mezzo, Giuliano Ferrara ha sollecitato un dibattito che tenesse conto di tali dati.
Noncurante degli elementi fattuali, Capezzone si è esibito nella sua solita arietta da primo della classe che la sa più lunga degli altri, ha attaccato Giovanardi e ha affermato (non si sa in base a quali fonti) che in Olanda l’eutanasia infantile avviene nel pieno accordo di medici-genitori-giudici. Da liberale vero, ha infine cercato di impedire a Giovanardi di parlare e ci ha provato a trasformare in gazzarra la puntata. Capezzone, però, aveva fatto i conti senza l’oste. Il buon Ferrara, infatti, lo ha rimesso nei ranghi dandogli, testualmente, del “cialtrone”.
Da parte sua, l’europarlamentare olandese ha negato, come un disco rotto, la veridicità dei dati presentati in studio. Dopodiché, il nulla.
A parte l’inconsistenza delle tesi della Rosa nel Pugno e la cialtroneria di Capezzone, che cosa resta del tema discusso a Otto e mezzo? Resta che l’80% degli olandesi è favorevole all’eutanasia infantile, così come restano le parole di un medico italiano, Gilberto Corbellini, autore di un libro e militante nelle fila della Rosa nel Pugno. Secondo costui, non c’è nulla di male a ricorrere all’eugenetica. "E' solo un modo di migliorare il mondo" (citazione riportata da Ferrara).
In sintesi, l’evoluzione sociale prevista dai radicali e dalla sinistra atea e illuminata può essere riassunta in tre punti:
1. soppressione di bambini afflitti da malattie gravissime, dolorose e mortali;
2. soppressione di bambini nati con difetti psico-fisici che impediscono l’autosufficienza e una ‘degna qualità della vita’;
3. ‘scelta del colore degli occhi dei nascituri’ attraverso il ricorso alla sperimentazione sugli embrioni.
Bambini sani, belli e forti, questo è il sogno dei civilissimi e liberalissimi olandesi. Gratta gratta, è a questo che mirano certi signori in Italia e negli altri civilissimi e liberalissimi paesi europei. E sarebbe Benedetto XVI il nazista?

No comments: