Friday, September 04, 2009

Feltri, dimettiti pure tu e chiudiamo questa brutta storia

Dico io, Feltri, volevi restituire la pariglia a chi fa la morale a Berlusconi? Va bene, restituiscila ai figuri che scrivono per Repubblica & Co., cioè, ai responsabili della campagna diffamatoria. Ma che cosa c’entrava Dino Boffo? È vero che, per le note vicende, aveva criticato il Cavaliere (peraltro, l’aveva fatto in modo misurato), ma dopo mesi di silenzio, un silenzio, guarda caso, ritenuto colpevole da parte dei figuri di cui sopra. Invece tu, Feltri, che hai fatto? Fra tutti hai scelto proprio Boffo e l’hai sbattuto in prima pagina. Hai scritto addirittura che lui è il capobanda degli ipocriti, quello che “ha guidato la campagna moralizzatrice contro Berlusconi”!!! Roba da stropicciarsi le orecchie, avrebbe detto Mortadella. Hai attaccato a testa bassa, hai spacciato per vere delle patacche, ti sei fatto strumento di chi vuol colpire Oltretevere, e tutto ciò … contro il bersaglio sbagliato!
Boffo si è dimesso, e ha fatto bene. In questo modo non trascina la Chiesa e Avvenire nel fango preparato dall’allegro e sagace direttore de il Giornale. Manca però ancora un passaggio per fare vera giustizia: Vittorinoooo, su dai, tocca a te adesso. Ripara la sciocchezza che hai combinato e presenta anche tu una bella lettera di “dimissioni irrevocabili”.

Si veda l’articolo di Antonio Socci, Il boomerang di “Repubblica” e “Giornale”, su Libero di oggi.

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