
«Perché nessun uomo è totalmente buono o totalmente malvagio. Così, i giusti scontano in questo mondo i loro pochi peccati e gli ingiusti ricevono il premio per i loro meriti. In questo modo, nell’aldilà non ci saranno recriminazioni e proteste, quando i giusti si avvieranno alla gioia eterna e gli ingiusti all’eterna punizione».
(Citato in Vittorio Messori, La sfida della fede, Ed. San Paolo, 1993, pp. 31-32).
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