Tuesday, March 27, 2007

Breve divagazione su cattolici adulti e illuministi

Mesi fa, la cattolica ‘adulta’ Rosy Bindi, ospite a Otto e mezzo per commentare il caso Welby, sostenne che il cristianesimo le interesserebbe poco se si riducesse a prospettive riguardanti l’aldilà. A lei premono, invece, le questioni di questo mondo.
Ascoltando quest’opinione, ricordo di aver pensato che Dio, come tutto ciò che ha creato, ama certamente la materia. Non decise Dio di incarnarsi? Allo stesso tempo, però, Egli ha rivelato che, con la conversione, il fine ultimo dell’uomo è la vita eterna.
Oggi leggo su Libero un intervento di Antonio Socci in cui, affrontando il tema dell’inferno, cita un’esortazione alla Chiesa del pur ateo Leonardo Sciascia:
«Senza l’annuncio chiaro e centrale della Trascendenza, senza speranza di non morire, la religione diventa un club umanitario, un sindacato, un circolo di specialisti in etica, ma non un messaggio che appaghi i bisogni profondi del cuore umano».
In altre parole, lo scrittore siciliano ebbe ben chiaro in mente e apprezzò, lui ‘illuminista’, uno dei cardini del cristianesimo. Lui!

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