Tuesday, February 13, 2007

DICO: per Franco Grillini, la Bibbia è più omofobica della Chiesa

Il Giornale di ieri riportava un commento di Franco Grillini, deputato DS ed ex presidente dell’Arcigay, sulla contrarietà della Chiesa ai DICO: «l’ossessione antigay ed omofobica della gerarchia vaticana rasenta il vero e proprio razzismo». Posizione partigiana del deputato? Certo, ma non solo. Quando si parla di temi etici, ma soprattutto di omosessualità emerge spesso una buona dose di anticlericalismo/anticattolicesimo non solo fra le fila dei gay militanti, ma anche da parte di molti laicisti e liberali, schierati tanto a destra che a sinistra.
Ciò che trovo interessante di questo comportamento ateo-laicista non è tanto il merito delle rivendicazioni in campo etico-sociale, quanto il voler suggerire alla Chiesa quello che dovrebbe dire e fare per essere in linea con il cristianesimo.
In questo blog, mi è capitato di esprimere delle opinioni critiche sulla moda corrente di guardare alle rivendicazioni gay; puntualmente, sono stato tacciato, tra le altre cose, di avere una posizione non conforme al Vangelo (qualcuno mi ha dato persino dell’eretico perché rifiutavo l’opinione secondo cui l’omosessualità è un’inclinazione sessuale voluta da Dio).
Sollecitato dalle parole di Grillini e, quindi, dall'ennesimo attacco alla Chiesa, mi sembra doveroso dare un piccolissimo contributo volto a chiarire la posizione cattolica in materia di omosessualità.

Il primo elemento da sottolineare è che la Chiesa non condanna il singolo in quanto omosessuale ma, piuttosto, condanna la pratica dell’omosessualità. La distinzione non è di poco conto. Per lungo tempo, la Chiesa - e la scienza medica - poco o nulla sapeva delle cause (psicologiche-familiari-ambientali) dell’omosessualità ma, forte del dettame biblico, se ne constatava l’innaturalità e la si associava ad un disordine morale. La Chiesa ha così invitato l'omosessuale ad astenersi da un comportamento in contrasto con la volontà divina.
I riferimenti alla Bibbia costituiscono il secondo elemento su cui conviene soffermarsi, elemento tra i più trascurati da parte di chi contesta la posizione della Chiesa. Infatti, a sentire i critici, quanto la Chiesa sostiene in tema di omosessualità (inclinazione innaturale e moralmente riprovevole) non sarebbe altro che un’opinione, per di più in contrasto con i precetti della carità cristiana.
La realtà, invece, è che la Chiesa si rifà proprio alle Sacre Scritture. Valga una citazione su tutte, tratta dalla Lettera di San Paolo ai Romani:
«[…] gli uomini, lasciato il rapporto naturale con la donna, bruciarono di desiderio gli uni verso gli altri, compiendo turpitudini uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa debita della loro aberrazione». (Romani 1,27)

Se le cose stanno così, le accuse di omofobia e razzismo che tanti imputano alla Chiesa per la sua opposizione ai DICO e, in senso lato, alle rivendicazioni degli omosessuali, sono semplicemente gratuite, a meno di non voler intendere che Dio sia … razzista, omofobico e scarsamente cristiano.

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