Libero ha pubblicato oggi un intervento dal titolo “Droga, male di vivere che non si sconfigge in ambulatorio . Ma in comunità”, a firma di Don Chino Pezzoli, esponente della Comunità Promozione Umana. Condivido le argomentazioni di Pezzoli, tuttavia, mi lascia sempre sgomento leggere affermazioni del tipo: «Le famiglie sono sole e disperate davanti a un figlio che ha bisogno di strutture comunitarie, private e pubbliche, che garantiscano l’accompagnamento del paziente verso un certo equilibrio e una possibile autonomia.»
Molto spesso si sente parlare dei ragazzi che si drogano come se essi non fossero il prodotto di un ambiente familiare in cui sono stati allevati; al contrario, sembra che i loro genitori se li siano trovati in casa già belli e fatti. A sentire i genitori e certi esperti, improvvisamente alcuni ragazzi si perdono per strada. I genitori scendono dalle nuvole e danno colpe alla società, alle ‘cattive amicizie’, al consumismo per quello che succede ai figli. Mah!
Sono dell’avviso che molti genitori prima rovinano i figli e poi li portano nelle comunità perché li recuperino, delegando alle comunità dei compiti che loro non hanno voluto o non sono stati capaci di assolvere a tempo debito. E pensare che ho sempre ritenuto che fosse compito dei genitori portare i figli ad acquisire ‘un certo equilibrio e una possibile autonomia’! Evidentemente sono stato un ingenuo.
Don Chino Pezzoli parla anche di «Aiutare questi giovani che hanno in sé la “malattia del vivere”». Poveracci, non solo questi ragazzi sono stati mazzolati ben bene dai genitori, mazzolamento quotidiano che li ha portati a non aver punti di riferimento e a non ritrovarsi, come diceva Totò, con la testa al solito posto, cioè sul collo; dopo il danno viene anche la beffa di sentirsi dire che sono malati nell’anima. C’è qui la stessa deresponsabilizzazione dei genitori che avviene per altri problemi giovanili. Ad esempio, ho sentito alcuni medici sostenere in televisione che i genitori non devono colpevolizzarsi per il fatto che le figlie sono anoressiche o bulimiche (sic!). Vai a vedere che i figli sono degli extraterrestri!
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