Peter Tatchell è un attivista gay che ha chiesto l'arresto di Benedetto XVI appena costui toccherà il suolo britannico. Un pazzo? Come tanti altri anticristiani intolleranti in servizio permanente, che hanno cercato di presentare il papa, prima del suo arrivo in Inghiletrra, come un mostro.
Di seguito un articolo di Francesco Colafemmina su fidesetforma.it:
Lunedì prossimo la TV inglese Channel 4 trasmetterà un documentario realizzato da tal Peter Tatchell, attivista gay particolarmente impegnato ad attaccare il Santo Padre. Questo individuo, come già messo in evidenza da Damian Thompson sul suo blog, ha realizzato più un film alla Dan Brown che un documentario, visto che il suo livello di obiettività sfiora i fondali marini più profondi...
Racconta lo stesso Tatchell che nel suo programma propagandistico si è dato da fare per intervistare vittime di abusi sessuali da parte di preti cattolici, con l'intento di accusare in ogni caso Papa Benedetto di "coperture" e "occultamenti" dei gravissimi peccati e crimini di una parte minoritaria del clero cattolico. Allo stesso tempo questo signore si spaccia per un difensore dei diritti umani, sebbene emerga chiaramente che la maggior parte dei diritti da egli invocati riguardano più che altro il sesso in tutte le sue salse.
Ma credo debba far molto discutere quanto questo signore apertamente va propagandando sul proprio sito web (cercare alla voce sex education). Mi riferisco ad un suo lungo articolo in merito all'educazione sessuale nelle scuole pubblicato nel 2002.
In particolare c'è un punto delle deliranti argomentazioni di Tatchell che vale la pena riportare integralmente: "Diffondete tutti i fatti - dite tutta la verità. Se l'educazione cerca di cancellare l'ignoranza e di impartire la conoscenza, allora l'educazione sessuale ha l'obbligo di fornire tutti i fatti e dire tutta la verità su ogni tipo di sesso e di relazione. Ciò include anche pratiche che qualcuno potrà trovare disgustose, come la sodomia o il sadomasochismo, e comportamenti nocivi come il sesso non protetto e l'abuso di bambini. Nulla dev'essere fuori dai limiti. L'obiettivo di parlare francamente di questi argomenti scabrosi non è quello di incoraggiarli, ma serve ad aiutare gli alunni ad affrontarli se li incontreranno nella loro vita futura. (...) Alcune pratiche potranno sembrare strane ad alcuni. Ma la differenza è il sale della vita. L'incubo sessuale di qualcuno può essere il nirvana sessuale di qualcun altro. Premettendo che il comportamento dev'essere consensuale, che nessuno sia offeso e che il piacere sia reciproco, le scuole dovrebbero adottare una attitudine a non giudicare e del 'vivi e lascia vivere'."
In un altro suo articolo, sempre leggibile sul suo sito, Tatchell si dice contrario a limitare l'età del consenso ai 16 anni (lo dice anche in questo articolo) e afferma: "Fissare il consenso a 16 anni costituisce una curiosa contraddizione. Mentre si proteggono giovani minorenni, li si criminalizza allo stesso tempo. Ciò rinforza l'idea che non abbiano diritti sessuali. Considerato incapace di consentire al sesso, una attività sessuale che coinvolge un minore di 16 anni - anche se è consenziente ed entrambi i partner sono della stessa età - è categorizzato come un "abuso". Negare una scelta sessuale ai minori di 16 anni e parificare il sesso consensuale ad una violenza toglie potere ai teenagers. Gli toglie il diritto a prendere decisioni che riguardano i loro corpi. Ciò gioca a favore di adulti che vogliano abusare di loro".
Dunque avete capito bene: l'uomo che accusa il Papa di aver coperto i casi di abusi pedofili, in nome di presunti diritti umani di cui egli stesso si fa promotore, è lo stesso che propaganda una pseudo morale sessuale (nel suo articolo la definisce proprio così) in base alla quale qualsiasi comportamento sessuale purché basato sul mutuo consenso, è da ritenersi accettabile e addirittura dovrebbe essere insegnato ai giovanissimi nel corso di apposite lezioni scolastiche.
Francamente queste parole mi sembrano al minimo scandalose e meritevoli di pubblica condanna. Questo signore praticamente accetta qualsiasi forma di comportamento sessuale, includendo nel suo catalogo di bestialità anche la pedofilia. Ma non si ferma qui: giunge a mettere in questione anche la libertà sessuale dei minorenni, dei teenagers (13-16 anni), indipendentemente dal tipo di relazione e dal fatto che i loro partners siano adulti o coetanei.
Il pensiero di Tatchell è dunque ai limiti dell'incitamento alla pedofilia. Ed è non solo inaccettabile che un personaggio in grado di pensare e propagandare queste diaboliche riflessioni in merito all'educazione dei teen agers possa permettersi impunemente di fare la morale al Papa, rammentando vecchie questioni di abusi commessi da alcuni preti cattolici. Ma è oltremodo singolare che la realizzazione di un documentario sia pur polemico sulla figura di Papa Benedetto XVI venga affidata ad un soggetto privo di alcuna autorità morale e del benché minimo oggettivo senso critico, ma al contrario animato da pensieri che definire perversi e criminali sarebbe troppo generoso. Mi auguro che i media di mezzo mondo si occupino della vicenda, degna di suscitare le medesime reazioni indignate troppo spesso ingenerosamente e ingiustamente indirizzate contro il Pontefice. D'altro canto si tratta solo di un'ulteriore conferma della pochezza di questi nemici di Papa Benedetto e della desolante miseria del loro pensiero irrazionale e disumano".
Thursday, September 16, 2010
Attivista gay britannico esprime il suo odio e le sue idee sul sesso
Copio e incollo da Libertà & Persona
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