Friday, April 16, 2010

Il Card. Bertone, su pedofilia e omosessualità, ha ragione da vendere

Il cardinale Tarcisio Bertone ha detto che la pedofilia non ha nessun legame con il celibato, piuttosto è attestato psichiatricamente che può avere un legame con l'omosessualità e...apriti cielo! L'intellighenzia planetaria (si è scomodato persino un ministro del governo francese) è subito insorta. Viene da ricordare ciò che Benedetto XVI disse a proposito del profilattico come soluzione non solo insufficiente ma perfino aggravante dell'AIDS: stesse scomposte e farisaiche reazioni.

Eppure così come il Papa sul profilattico, anche il cardinale Bertone ha ragione. Vediamo perché.

Prima di tutto i dati parlano chiaro. La pedofilia, anche se non esclusivamente, è prevalentemente presente negli ambienti omosessuali. D'altronde anche per quanto riguarda la sua presenza nel clero essa è al 99% praticata su bambini maschi, anzi: su adoloscenti maschi in età postbuberale. Infatti, c'è giustamente chi ha detto che a riguardo più che di pedofilia bisognerebbe parlare di efebofilia. Monsignor Charles J. Scicluna, della Congregazione per la Dottrina della Fede, parla per gli anni recenti di un 10% di casi di pedofilia in senso stretto e di un 90% di casi su adolescenti e giovani. Inoltre c’è un interessante studio del John Jay College of Criminal Justice della City University of New York (ambiente tutt’altro che cattolico) che attesta (come poi ha commentato anche il noto sociologo Massimo Introvigne) che oltre l’80% dei preti incriminati tra il 1950 e il 2002 risultano di orientamento omosessuale.

D’altronde sono cose che si sanno. Molti esponenti della cultura omosessualista, nonché omosessuali anch’essi, non hanno mai fatto mistero di una certa “simpatia” per la pedofilia. Francesco Agnoli riportò su Il Foglio del 2007 una dichiarazione dell’attuale governatore della Puglia Nichi Vendola, anch’egli omosessuale: “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia (…), cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti, e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia (…).” Sempre Francesco Agnoli ci dice che il noto scrittore, omosessuale dichiarato, Aldo Busi, nel suo Manuale del perfetto papà dichiara che l’età lecita per i rapporti omosessuali è a partire dai tredici anni, perché, secondo lui, già allora il bambino sarebbe libero di decidere in tal senso. Un noto pensatore omosessualista come Mario Mieli, a cui i radicali hanno dedicato anche un famoso circolo, afferma nel suo Elementi di critica omosessuale che la pedofilia svolgerebbe una sorta di funzione “redentiva”.

Veniamo adesso al motivo culturale. L'omosessualità si esprime negando volutamente l'ordine naturale. La pulsione omosessuale non è insopprimibile, cioè non deve essere necessariamente assecondata. Pertanto, quando questa pulsione viene assecondata si accondiscende consapevolmente per un atto che è contro-natura. Il dato naturale, una volta superato, diventa difficile poterlo recuperare successivamente. Si dice: uomo e uomo sì, donna e donna sì, ma adulto e bambino no. Perché si afferma: nel primo caso c'è la maturità psichica nel secondo no. E' vero! Ma per riconoscere questo bisogna appellarsi ad un dato di natura. Viene allora da chiedersi: perché mai dovrebbe valere il dato di natura per la pedofilia se poi viene volutamente superato per l'omosessualità? Inoltre, l'obiezione che abbiamo richiamato prima fa appello alla ragione, nel senso che con la ragione si dovrebbe riconoscere che non è legittimo il soddisfacimento di una pulsione sessuale verso i bambini. Ma anche questo richiamo risulta debole, perché, ammettendo l'omosessualità, si è già riconosciuta che ogni pulsione sessuale, anche contro-natura, deve essere soddisfatta, innalzando a criterio supremo il principio del piacere e non della ragione e della responsabilità. Tanto è vero questo che è altrettanto attestato che nel mondo omosessuale è pressoché assente la fedeltà.

Per concludere -e torniamo ad un punto che abbiamo già trattato- ci sembra che il cardinal Bertone abbia voluto non solo zittire chi, anche nell'ambito della Chiesa, vuole, attraverso lo scandalo dei preti pedofili, colpire l'indiscutibile ed evangelica istituzione del celibato ecclesiastico, ma anche mettere sulle proprie responsabilità tutti quei rettori e vescovi che finora non hanno adeguatamente controllato se certe richieste di entrare nei seminari fossero sincere...o motivate da qualcos'altro.

www.itresentieri.it

10 comments:

Anonymous said...

è incredibile l'arroganza di chi per scelta del sesso fa a .meno, il volerne analizzare e puntualzzarne l'etica.
Bertone ha detto un fesseria, quanto guadagno ne trarrebe egli stesso e la chiesa se solo lo ammettesse ? invece no ! come sempre nei secoli vi arroccate su posizioni assurde e mai provate.. l'omosessualità e la pedofilia non sono conseguenti ne si somigliano.. perchè allora sarebbe la stessa cosa dire che la clausura e l'anoressia sono la stessa cosa.
i comportamenti innaturali che voi codificate con tante sicurezza ..sono sciocchezze dalle quali dovreste liberarvi... è innaturale astenersi dal fare sesso per un essere umano.. anche prete o suora, è innaturale chiedere di partorire il figlio di uno stupro, è innaturale pretendere di condannare ad una sopravvivenza di sofferenza una Eluana a cui Dio, ilvostro Dio, già da tempo aveva deciso di togliere la vita !

siete anacronistici.. fuori tempo stantii.. peccato.. perchè i principi che preicava Gesù altro non sono che puro buon senso, buon senso che voi da tempo avete perso

marco said...

secondo me la cosa più contro natura di tutte è l'imposizione dell'astinenza dal sesso. solo i santi, ma quelli grandi grandi, ce la fanno. le persone, tra cui la stragrande maggioranza dei preti, no. ma dato che hanno a disposizione molti ragazzini, e tutti maschi (perché le femmine vanno dalle suore) la spinta a un contatto fisico, negato loro da una imposizione assurda e innaturale, su quelli si esprime. a volte con semplici tenerezze, a volte con atti sessuali veri e propri. l'omosessualità non c'entra nulla, è come quando i carcerati fanno sesso tra loro. mica necessariamente sono omosessuali, usano chi hanno a disposizione in quella circostanza.

etendard said...

Hai ragione, nino, non c'è alcuna "somiglianza tra omosessualità e pedofilia", tanto è vero che i preti coinvolti nei casi di cui si è sparlato in questi giorni hanno molestato ragazzi, non ragazze.
Hai ancora ragione quando dici che non c'è consequenzialità tra omosessualità e pedofilia, tanto è vero che Vendola e Busi, due omosessuali dichiarati, hanno detto che far sesso con i ragazzini è bello.
Hai ragione quando dici che è "innaturale astenersi dal fare sesso per un essere umano", tanto è vero che Gesù ha detto che "ci sono coloro che si fanno eunuchi per il Regno dei cieli".
Hai ragione nel dire che è innaturale chiedere ad una donna di partorire il figlio di uno stupro, tanto è vero che la vita è sacra, sempre, e che la stragrande maggioranza degli aborti non è decisa in conseguenza di uno stupro.
Hai ragione quando dici che è innaturale pretendere di condannare ad una sopravvivenza di sofferenza Eluana, tanto è vero che chi soffriva era solo il padre
e che Eluana ha dato segni di sofferenza solo quando è stata privata del nutrimento.
Hai ragione, noi cattolici siamo anacronistici. La modernità, lo stare al passo coi tempi li lasciamo tutti a voi.

etendard said...

marco, evidentemente ti sfugge che, a differenza dei carcerati, i preti non sono segregati nei seminari e nelle chiese, per cui non sono affatto costretti a fare sesso con chi li capita davanti. Ad un sacerdote che non è omosessuale e che proprio intende violare il voto del celibato è sufficiente andare in cerca di una donna disponibile. Chissà perché voi anticattolici avete idee così contorte e prive di buon senso!!!

Angelo said...

Il profilo tipico del pedofilo è quello di un maschio con tendenze omosessuali.
Il legame tra omosessualità e pedofilia è innegabile, anche se non ancora chiarito scientificamente, eppure non se ne può parlare con libertà pena essere tacciati come omofobi.
Non è un legame di causa-effetto, ed infatti non è vero che la maggior parte degli omosessuali sia composta da pedofili, è però vero che la maggioranza dei pedofili abusa di bambini del proprio sesso.

etendard said...

Angelo, come tu sostieni, non tutti gli omosessuali sono composti da pedofili, ma, aggiungo io, tutti gli omosessuali hanno subìto atti, più o meno gravi, di pedofilia.
Un argomento su cui occorrerebbe fare chiarezza, infatti, è il ruolo svolto dall'abuso sessuale in età infantile (che non è lo stupro) come concausa dell'omosessualità. Ma anche questo è tabou.

nino said...

e difatti caro etendard il prete pedofilo non è omosessuala ma è un pervertito... un deviato mentalmente disturbato.. del resto non se ne sa molto perchè il tabù deve essere ancora infranto ma anche tra monache "qualcosa accade".. tutte le donne che in un modo o in un altro hanno avuto a che fare con orfanotrofi o collegi gestiti da suore ne escono distrutte psicologicamente e rifuggono la fee e la chiesa per il resto della vita. Inutile che vi nascondiate dietro ad un Gesù che nel suo "dire" ha professato solo puro buon senso, buon senso che voi interpretate e manipolate per plagiare menti semplici ingenue che vi forniscono denaro e potere.
voi per primi capire che veramente siamo fatti a sua immagine e somigianza.. lo siamo in tutte le nostre sfaccettature sia positive che negative.. che quindi sono anche le SUE. Un Dio che chiede castità è un dio barbaro un dio che impone ad un binbo di nascere (in Irlanda ancora avete imposto il divieto all'aborto, in Africa fate di tutto affinchè non si usi il preservativo) da una madre che lo odierà o non lo potrà mantenere in maniera dignitosa che dio è ? un Dio che impone ad una Eluana di non vivere se non in maniera vegetale.. che dio è ? certo che a soffrirne è il padre è l'unico senziente che ne abbia diritto, certo che ha dato segni di sofferenza nel momento della morte l'avete fatta morire di fame !!.. non avete permesso che fosse accompagnata alla morte.. avete voluto una morte sofferente per strumentalizzarla a vostro favore !
la chiesa, così com'è, non ha più alcun senso, molti religiosi (per esempio i Comboniani) meritano tuto il rispetto possibile perchè hanno scelto di vivere per gli altri in povertà condividendone la sofferenza.. il resto è solo una ANACRONISTICA recita fine a se stessa. se il Papa sprecasse qulche parola invitando la gente a votare (in tutto il mondo dove la chiesa è presente)i politici che si comportano più cristinamente farebbe una bella cosa .. ma il marketing gliel sconsiglia.. e quindi tace

etendard said...

nino, e chi nega che un pedofilo, tanto prete che laico, sia una persona sofferente di gravi disturbi psicologici? Il fatto è che molti pedofili maschi molestano i ragazzini. Trai tu le conclusioni sull’esistenza o meno di un legame tra efebofilia e omosessualità. Il vero tabou non è studiare e comprendere la pedofilia, ma è proprio dire che, quando è praticata da maschi adulti su maschi adolescenti, la pedofilia è legata all’omosessualità.

Il tuo riferimento alle monache è una perla. Devi evidentemente far uso di fonti sconosciute ai più, visto che sono rare le denunce verso suore per molestie sessuali su ragazzine. E sì che se ci fossero e con tutto l’accanimento contro la Chiesa, certi giornalisti non ci penserebbero due volte a tirar fuori ste’ denunce!!!

Per tua informazione, fra i nomi di tante menti semplici e ingenue che la Chiesa ha plagiato ci sono quelle di Louis Pasteur, Max Planck e Antonino Zichichi, solo per citare i primi che mi vengono in mente.

Sconcertante quel tuo dire che noi esseri umani rispecchiamo le “sfaccettature positive e NEGATIVE” del Creatore, ad intendere che Dio non è solo e unicamente buono. Problemi tuoi se non hai fede nella misericordia divina. Mi dispiace per te e lo dico sinceramente. Replico comunque alle altre tue scempiaggini.

La castità non è imposta da nessuno. E’ una vocazione e una libera scelta. Faresti bene a tacere sulle cose che non conosci e non capisci.

Se un bambino nasce da una madre che lo odierà, è “barbara” la madre non Dio.

Se Eluana rimase coinvolta in un incidente stradale, la colpa della sua invalidità è dipesa da chi guidava in modo imprudente. Le imprudenze le commettono gli esseri umani e tu dai la colpa a Dio se poi succedono gli incidenti? Complimenti per la mancanza di senso di responsabilità!
Se Eluana ha sofferto perché privata del nutrimento, vuol dire che non era un vegetale, che reagiva, che era viva! Perché allora il padre ha deciso di farla morire di fame? Perché ha preferito ucciderla, piuttosto che lasciarla alle cure di chi le voleva bene (vedi le suore che la assistevano)? Dimenticavo, tu che hai rispetto per la vita e disprezzi Dio, preferisci uccidere le persone che soffrono e hanno delle invalidità; noi cattolici che ci divertiamo a far soffrire le persone e tentiamo di fare la volontà di Dio, accudiamo i malati.

Non ti pare un po’ contraddittorio dire che noi cattolici “strumentalizziamo la sofferenza a nostro favore” e subito dopo apprezzi i religiosi, fra cui i comboniani, che “hanno scelto di vivere per gli altri in povertà condividendone la sofferenza”? Se questi religiosi fanno del bene, non ti viene da pensare che essi sono parte della Chiesa, per cui è sempre la stessa Chiesa che fa del bene?

Concludo con il tuo riferimento al Papa e al voto. Non te ne sarai accorto, ma la Chiesa, in occasione delle elezioni politiche, suggerisce sempre di votare per quei politici che tutelano la vita dal concepimento alla morte, che elaborano politiche a sostegno delle famiglie, che proteggono i più deboli e che hanno rispetto della cosa pubblica. Non ti sarai accorto anche del fatto che, ogni volta che il Papa dice qualcosa che esula dal ristretto ambito religioso, viene subito tacciato di ingerenza negli affari interni dello Stato. In altre parole, come la fa e la dice…

OK, basta così. Ti ringrazio per questo tuo secondo commento pieno di acute riflessioni. Però, risparmiamene altre, ne ho a sufficienza fino all’anno prossimo. Adieu.

Fabio said...

Ma vi siete bevuti il cervello a colazione?

perdonate la mancanza di carità, ma bisogna essere sempre attenti e cauti quando ci si espone ufficialmente come Chiesa, e il card. Bertone ha preso uno scivolone... peccato perché lui solitamente è sobrio e tutt'altro che impulsivo.

Dice bene nino, gioverebbe una attenta analisi, e conseguente scusa, da parte del segretario di stato.

etendard said...

Altro che scivolone, caro Fabio, il card. Bertone ha detto benissimo.
Ma vi siete tutti bevuti il cervello a pranzo?
Lascia perdere nino, che ha le idee molto confuse.
Sforzati di fare un'attenta analisi e poi ne riparliamo.