Monday, January 05, 2009

Gesù Cristo tra redenzione e rivelazione

Non so se il ragionamento che segue sia corretto. Lo metto comunque in comune.

Se i nostri progenitori non avessero trasmesso a tutta l’umanità la macchia del peccato originale, il Verbo di Dio sarebbe venuto lo stesso ad abitare in mezzo a noi?
La Redenzione dell’umanità operata da Cristo è legata al peccato originale di Adamo ed Eva. Ora, ipotizziamo che i nostri progenitori avessero resistito alla tentazione di mettersi al posto di Dio. Se così fosse accaduto, dovremmo ammettere, per logica conseguenza, che l’umanità non avrebbe avuto bisogno di essere salvata.
Tuttavia, la venuta di Gesù non ha avuto per obiettivo solo la liberazione di ogni uomo dalla schiavitù del peccato.
Giovanni, al capitolo 1 versetto 18, dice: “Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato”. Qui la mia domanda iniziale trova, forse, una risposta: pur ammettendo che avesse resistito al Male e non avesse così corrotto la sua natura, l’uomo non avrebbe potuto lo stesso “vedere” Dio. Con le sue forze, l’uomo non può “comprendere” l’Infinito, non può svelarne i misteri ... a meno che non sia Dio a permetterlo. Quindi, il Figlio di Dio si sarebbe incarnato anche in assenza del peccato originale, proprio allo scopo di offrire all'umanità la Rivelazione completa di Dio, il quale è Abbà e Unità in tre Persone, in una parola, Amore.

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