Il figlio poco più che ventenne di una collega di mia moglie entra in un negozio Louis Vuitton per fare un regalo alla sua ragazza. La scelta cade su di un portafogli. Prezzo: qualcosa intorno alle 300 euro. Alla faccia della crisi!
Il giovane esce dal negozio tutto soddisfatto e si immerge nella folla. Dopo aver fatto una ventina di metri, getta distrattamente lo sguardo sulla mercanzia che alcuni vu cumprà espongono sul marciapiede. “Toh, ma guarda quel portafogli! Assomiglia proprio a quello che ho appena comprato!”, pensa il ragazzo. Si ferma, si china, lo prende, lo osserva con attenzione, e … marca, modello, colore, cuciture: due gocce d’acqua. “Quanto costa?”, chiede al venditore africano. 10 euro!!! Il giovane ribolle di rabbia. Lo compra.
La mattina seguente, il figlio della collega di mia moglie torna nel negozio Louis Vuitton con in mano il suo bel pacchetto e lo scontrino. Si rivolge alla commessa, la stessa che l’aveva servito il giorno prima: “Si ricorda che ieri ho comprato questo portafogli?”. La commessa annuisce con un sorriso smagliante. “La mia ragazza è rimasta contentissima del regalo. Però, preferirebbe avere lo stesso portafogli di un altro colore. È possibile cambiarlo?”. La commessa, gentilissima, risponde che senz’altro si può. Prende il portafogli che il giovane aveva acquistato dal vu cumprà a 10 euro, senza alcuna esitazione lo mette da parte e ne tira fuori altri tra cui fare la nuova scelta. Il giovane esce dal negozio con il regalo bello e pronto anche per la mamma.
Dalle mie parti si dice: “Sopra il fino c’è lo strafino”.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment