Ieri sera ho dato un’occhiata di sfuggita al Tg di RAI 1. Stavano trasmettendo un servizio su delle interviste fatte per le strade di una città del nord Italia. La domanda era: come giudica la convivenza con gli extracomunitari?
Guarda caso le risposte degli intervistati erano tutte positive. Liscio come l'olio, per alcuni ragazzi, i quali, incalzati dalla giornalista, hanno persino esaltato il ruolo della scuola nel facilitare l’integrazione e la conoscenza reciproca. Perbacco!
Da parte sua, un signore meridionale ha affermato che l’immigrazione extracomunitaria è un semplice segno dei tempi, laddove anni fa erano gli Italiani ad emigrare. Il signore non notava alcuna differenza tra i nostri emigranti e quelli che oggi toccano a noi. Beato lui!
Mia moglie mi ha detto che, ovviamente, il Tg aveva mandato in onda lo stesso servizio nelle edizioni precedenti.
Che combinazione! Non occorre essere particolarmente acuti per capire che il governo dell’Unione ha messo in moto la macchina della propaganda, dopo aver lanciato la proposta di legge su cittadinanza e ricongiungimenti familiari per gli extracomunitari. L’obiettivo è convincere il popolo bue che gli asini volano.
L’attuazione della proposta avrebbe delle conseguenze gravissime (economiche e di ordine pubblico, in primis) anche se non fossimo in stato di allerta per il terrorismo islamico e per la presenza di tanti musulmani ostili a qualunque forma di integrazione con le nostre leggi e tradizioni.
I signori del centrosinistra adattano la realtà in base ai loro desideri e alla loro visione del mondo.
Stanno dicendo: lasciate fare a noi e finalmente vedrete i leoni dormire al fianco dei cerbiatti. A chi contesta loro che c’è un nemico ansioso di sottometterci, costoro rispondono: non è vero, si tratta solo di propaganda fascista, americana e sionista. E se vi sono dei musulmani che fanno cose cattive contro di noi, si tratta di una legittima reazione perché noi (leggi Occidente e Israele) ci siamo comportati da birbaccioni con loro. Vedrete che noi saremo più bravi degli inglesi e dei francesi ad integrare i musulmani. Con noi c’è felicità per tutti.
Roba da stropicciarsi le orecchie, come direbbe quel buontempone di Mortadella.
Ma sono proprio sicuri questi signori che siano i musulmani a dover integrarsi con noi? Non è che fra qualche anno saremo noi italiani a doverci integrare con loro?
Comincio già ad immaginare mia moglie col velo.
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